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Che cosa sono i Fondi comuni di investimento?

Che cosa sono i Fondi comuni di investimento?

Che cosa sono, come funzionano e come scegliere i Fondi comuni di investimento giusti?

Quella di allocare il proprio risparmio in fondi d’investimento è una scelta alquanto diffusa tra i piccoli e grandi investitori.

Se sei curioso/a di approfondire e dare una risposta ai tuoi quesiti sull’argomento, non ti resta che proseguire con la lettura dell’articolo.

Fondi comuni di investimento: che cosa sono?

Sono degli strumenti finanziari che raccolgono in un unico patrimonio i risparmi di piccoli e grandi investitori, la cui gestione è affidata a Società di gestione del risparmio (Sgr).

I Fondi sono costituiti dalle quote in cui è suddiviso il patrimonio in parti uguali. Quindi il risparmiatore che aderisce al fondo sottoscrive delle quote che rappresentano parti del patrimonio costituito dall’insieme dei risparmi conferiti al gestore professionale.

Il valore della singola quota varia nel tempo in base alle performance ottenute dagli investimenti effettuati dal fondo e al conseguente “valore netto” degli attivi in gestione (in inglese NAV, ovvero Net Asset Value). 

La sottoscrizione delle quote può essere effettuata attraverso 2 modalità:

  1. versamento in un’unica soluzione: adesione a un piano di investimento del capitale (PIC);
  2. versamenti periodici: mediante adesione a un piano di accumulo del capitale (PAC) in un orizzonte temporale prefissato fino al raggiungimento di un determinato ammontare.

A questo punto ti starai domandando quali sono le diverse tipologie di fondi. Per scoprirlo non ti resta che leggere il prossimo paragrafo.

Tipologie di Fondi comuni di investimento

Esistono diverse tipologie di fondi che variano sulla base delle caratteristiche intrinseche di ognuno. Vediamoli nel dettaglio.

Innanzitutto va fatta una distinzione tra fondi aperti e fondi chiusi:

  • “Fondi Aperti”: consentono di sottoscrivere quote, o chiederne il rimborso, in qualsiasi momento. 
  • “Fondi Chiusi”: consentono di sottoscrivere quote solo nel periodo di offerta che si svolge prima di iniziare l’operatività vera e propria e poi sono rimborsate a scadenza del fondo.

All’interno dei Fondi Aperti sono collocati i “Fondi Armonizzati” per i quali la legge comunitaria prevede una serie di vincoli sugli investimenti con l’obiettivo di contenere i rischi e salvaguardare i sottoscrittori.

I Fondi comuni di investimento armonizzati si suddividono in:

  • Fondi Azionari. Sono fondi che investono sulle azioni e sono caratterizzati da una volatilità elevata.
  • Fondi Obbligazionari. Sono Fondi che si focalizzano sui titoli di stato e sulle obbligazioni e assumono un’oscillazione minore rispetto ai Fondi Azionari.
  • Fondi Bilanciati. Sono Fondi che investono sia in azioni che in obbligazioni.
  • Fondi Monetari. Sono Fondi che investono in titoli monetari a breve termine (max 6 mesi) con lo scopo di depositare capitali di cui si potrebbe avere necessità nel breve periodo.

Dopo aver analizzato i vari fondi  certamente  ti starai chiedendo su quale tipologia investire meglio i tuoi risparmi. Per scoprirlo puoi proseguire con la lettura dell’articolo.

Come scegliere il Fondo di Investimento giusto?

Per scegliere il Fondo su cui investire occorre leggere il KIID (Key Investor Information Document) che sintetizza le caratteristiche chiave del fondo:

1- Finalità e politica di investimento. Sono indicate le principali tipologie di attività in cui il fondo investe e l’area geografica o settoriale di riferimento.

2- Profilo di rischio-rendimento. Ogni Fondo è classificato con un indicatore di rischio che va da 1 (minimo rischio) a 7 (massimo rischio);

3- Costi. Vengono indicate le commissioni di sottoscrizione e/o di rimborso, le commissioni di gestione e la commissione di performance.

4- Rendimenti passati. Per ogni Fondo vengono riportati i rendimenti conseguiti negli ultimi 10 anni in modo da avere una visione d’insieme dell’andamento passato.

Oltre al KIID, all’investitore verranno consegnati anche:

  • Prospetto informativo: contiene le informazioni necessarie per valutare al meglio l’investimento.
  • Regolamento: riporta le caratteristiche del fondo e il funzionamento, indica il gestore e il depositario definendone i compiti e i rapporti con i partecipanti al Fondo.

Nonostante i fondi comuni d’investimento non prevedano per legge la garanzia del capitale essi sono ad oggi considerati gli strumenti più sicuri che il mercato ci propone. La spiegazione di tutto ciò è meglio sotto specificata:

  1. SEPARAZIONE GIURIDICO PATRIMONIALE: Ogni fondo costituisce un patrimonio a sé rispetto alla casa di gestione ossia essa, sul fondo che gestisce, ha solo una mera delega di gestione per cui la paternità del denaro resta a titolo pieno ed esclusivo dei clienti.
  1.  DIVERSIFICAZIONE: ogni fondo investe i propri attivi in tanti titoli di diversi emittenti per cui il singolo sottoscrittore si troverà già un portafoglio diversificato in più strumenti.
  1. GESTIONE: il gestore non si limita ad una mera costruzione di portafoglio iniziale bensì egli, mediante le info a cui ha accesso e seguendo costantemente l’andamento dei mercati, riesce a fare opera di intermediazione adattando il portafoglio.

Conclusioni

In quest’articolo abbiamo analizzato nel dettaglio i Fondi comuni di investimento vedendo che cosa sono e come possono essere sottoscritti.

Successivamente ci siamo soffermati sulle diverse tipologie di Fondi esistenti che variano in base alle singole caratteristiche: Fondi Aperti e Fondi Chiusi e  poi all’interno dei Fondi aperti troviamo i Fondi Armonizzati che si suddividono in: azionari, obbligazionari, bilanciati e monetari.

Infine abbiamo elencato gli strumenti utili da consultare prima di acquistare un fondo comune.

Ancora dubbi? Acquisterai il tuo primo fondo comune d’investimento?

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